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Limoninja

Scheda pg
La notte era calata ormai da tempo su Baldur’s Gate, la famiglia Leah dormiva dopo un’ennesima giornata di viaggi e contatti con gente di tutto il Faerûn, gnomi, elfi, umani, avventurieri e mercanti erranti in cerca di fama e danaro… La famosa tenuta Leah era situata ai bordi della città, con una notevole schiera di soldati posti dinanzi ad essa con l’intento di offrire protezione notturna e odierna alla –rispettata da taluni,odiata da altri per la sua enorme influenza sulla città- famiglia. Solo gli dei si accorsero, seppur con fatica, di quelle sinistre figure ammantate che rapidamente si insinuavano per le vie della città, con un obiettivo conosciuto solo da esse. Il tutto avvenne rapidamente, una lama corta, ma affilata e in parte corrosa dall’ossidazione causata dagli innumerevoli schizzi di sangue, spuntò dai manti di tali individui, la protrassero alla gola degli ignari soldati, e la affondarono. L’unico rumore sentitosi fu quello delle gocce di sangue innocente che macchiavano il viale dinanzi la tenuta Leah e che sgorgavano copiose dalla ferita ancora fresca. Prima che i restanti potessero rendersi conto di quello che stesse accadendo, le losche figure freddarono senza alcuna rimostranza anche questi. La notte non si era ancora accorta dell’avvenimento quando si udirono le prime urla strazianti di dolore. Gruppi di soldati si andavano precipitosamente dirigendo alla stanza di Hean e Jane Leah, altri invece si indirizzavano con la medesima celerità alla stanzetta del principino e del paggio, Yan Kueg. Il trambusto della battaglia che infuriava nei corridoi della tenuta allarmò i suoi conviventi, svegliandoli. Hean e Jane rimasero intrappolati nella loro stanza mentre i fidi servitori tentavano di difenderli al meglio che potevano; per quanto riguarda il paggio e il piccolo Leah, Menion, essi riuscirono, con loro stupore, a fuggire. Montarono in sella a un cavallo e fuggirono, fuggirono dalla tenuta, fuggirono dalla città di Baldur’s Gate, e dopo stremanti ore di corsa selvaggia attraverso le foreste del nord, si fermarono, nel bel mezzo della boscaglia, spaesati, soli. Il piccolo Menion piangeva, ma il paggio, suo amico da tempo, lo consolò, rassicurandolo che i suoi genitori erano sopravvissuti, ma ne dubitava fortemente anch’egli. Proseguirono per le foreste settentrionali alla ricerca di qualche casa amica, come quella del potente zio, Farue Tims, passò qualche mese e i due persero anche parecchi chili prima di trovare ciò che da tempo desideravano raggiungere. Lo zio, già al corrente dei fatti avvenuti, si stupì nella visione del suo nipote e del paggio di suo fratello ancora vivi, affamati e feriti, ma vivi. Negli anni successivi entrambi ricevettero l’educazione consona alla loro carica, restando pur sempre in ottimi rapporti, quasi fraterni, di tanto in tanto tornavano in quel bosco, così malvagio, ma anche così benevolo, quel bosco che li aveva strappati alla loro famiglia, ma che li aveva al tempo stesso salvati da una probabile fine orrenda. Il giovane Menion cominciò ad interessarsi alla vita di druidi e ranger, avendo sentito da parte degli animali incontrati nella foresta durante quella notte nefasta un senso di pietà e di compassione, scegliendo infine di divenire un ranger, destinato a difendere la natura, la quale è in grado di aiutarti e di difenderti dalle minacce quando sei in pericolo. Un giorno normalissimo, Yan Kueg, uscì dalla tenuta Tims per dover sbrigare delle faccende. Menion lo attendeva con ansia, poiché al suo ritorno sarebbero dovuti andare al bosco. Ma il giovane paggio non si presentò, né quel giorno, né in quelli a venire. Menion era distrutto, aveva perso anche il suo unico amico. Da allora divenne ancor più chiuso in sé stesso e gli risultò sempre più difficile fidarsi del prossimo, non instaurando di conseguenza delle amicizie vere. Sono passati molti anni dalla prima disgrazia che dovette vivere il piccolo bimbo Menion Leah, adesso è un giovane ranger di 21 anni, pronto a girare il mondo, apprendere tutto il possibile sulla salvaguardia della natura, ma soprattutto, desideroso di scoprire la verità sul destino della sua famiglia e del suo amico Yan Kueg, e vendicarsi per tutto ciò che ha subìto e sofferto a causa di queste figure oscure tuttora ignote.
 

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Takeda
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